o. A dì 12 detto giovedì.
Io sono nel mio me sempre afflitto per le circostanze di famiglia, e per quelle della nostra società, la quale per cocciutaggine monarchica non vedendo vicina più la pace, deve temere quello, che succederà ai confini, e quello che dobbiamo risentirne fino, che i francesi saranno nell'Italia già tanto depauperata, e smunta. Con tutto questo i nostri sei teatri aperti sono pieni, anzi affollati, e le beneficiate ricche quantunque frequenti, e moltiplicate in tutt'i sabati.
Né il popolo strilla troppo della carestia dei generi, o occupato forse abbastanza nel lavorio della lana, o convinto, che il governo non è debitore dei suoi mali, o indennizzato ne' suoi guadagni da certi articoli, che non si