Esaminando del cammin la mente, / Senza troppo ben vedere, / ciò, che dee soddisfar, chi qui s'astalla." E non vorranno mai gli uomini ascoltare "Non è il mondan romore altro, che un fiato / Di vento, che or vien quinci, ed or vien quindi, / E muta nome, perché muta lato?" No che non lo vogliono ascoltare, onde per una palma, per una corona di ulivo, per un epitaffio, per uno evviva esposero, espongono riposo, fortuna, e vita. Di qui è che sorpresi da mal talento, lusingati da speranze dubbie, spinti da false lusinghe si gettano adesso in un oceano di mali, ed ai loro