di dovere accettare. Sono stato assicurato che continovamente a Firenze era stata disapprovata la condotta dei livornesi. Il ministro della repubblica presso la corte di Toscana mi ha personalmente secondato in queste diverse operazioni. Il Granduca, quantunque sollecitato da tutte le parti di andarsene, non ha prestate l'orecchie a' suoi nemici, ed ai nostri: egli è restato fermo nella sia capitale circondato dalle nostre truppe, ma riposandosi sulla lealtà francese: questa condotta gli ha meritata una parte della mia stima. La repubblica di Lucca mi