Non sono in astratto un cieco realista, mi piaceva un re costituzionale, non credo possibile una perfetta democrazia in un vasto territorio, ma che Luigi XVI perdesse sopra un palco la testa mi parve ferocia, empietà, né mi parve che per questo la libertà francese prendesse consistenza. Lasciava eredi; era un buon re forse ingannato dai perfidi suoi consiglieri, caratterizzato inviolabile, non colpevole in tutto, non convinto di tutto, e perciò non degno di morte, né di esser giudicato da una massa
di fanatici con pochi voti preponderanti.