Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXIV (1796) - Parte I

Volume Ventiquattresimo - Parte prima » p. 5873

Tutti costoro sono quasi meno di nulla nel rango delle quantità morali, e perciò poco superiori alle scimmie, ed ai pappagalli. Quanti ne riscontra il viaggiatore su tutto il globo da oriente, ad occidente, da mezzodì a tramontana. Nei climi cocenti l'uomo è infiacchito, nei rigido è indurito enormemente, e la rigidità, e la debolezza sono due stati che snaturalizzano l'uomo, e lo tolgono da quell'essere vero in cui può pensare placidamente a se medesimo senza essere assediato o da troppi bisogni, o dall'incapacità di usare della facoltà proprie, e di resistere alle forze altrui. In questi climi è un fenomeno strano, che sorga un filosofo, benché presentino dei furbi assai.