de Blesseau, che da circa venti anni aveva avuta gran cura di lui, doppo averlo servito ne' suoi piaceri (Buffon amava per il fisico, e non per latro)
e dal padre Ignazio Prouzot cappuccino, che gli serviva di confessore ancora, perché quantunque materialista, rispettava assai la religione per il popolo, e la tolleranza, e credeva, come Newton aveva dimostrata la legge dell'attrazione, aver esso spiegata quella dell'impulsione, e che la potenza della Natura equivalesse al nome di Creatore. Mille piccolezze di questo grand'uomo si trovano in quest'articolo, che possono far ridere un più filosofo di lui. Amava la comparsa nel portamento, la simetria, il metodo, l'ordine. Stimava poco gli altri, e troppo il pregio dello stile, voleva che si leggesse poco