Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXIII (1795)

Volume Ventitreesimo » p. 5449

vede la nobiltà d'Italia inabile a grandi imprese, vede i commercianti proclivi a spatriare ecc. e tutto lo convince nell'enunciato suo sentimento. Lo scritto è di getto, non insegna quello che non si sa da tutti, e finisce con pregare dal cielo quella pace, che il mondo non può dare. Avvertasi però che rileva l'inganno del popolo nel volere da Ferdinando quella proibizione di commercio da cui sperava quello, che non poteva essergli mantenuto da lui.

Un altro aneddoto corre per l'Italia. Il cardinale don Fabrizio Ruffo stato tesoriere è rimpatriato, ed ha ottenuto dal re di Napoli l'intendenza di Caserta, che aveva il cavalier Guidi, e poi il giubbilato Ottieri con l'inspezione sopra le manifatture del regno ecc. ciò