e niuno si batterà per i suoi sovrani, perché condannata a mutar padroni a voglia altrui: chiama il governo di Leopoldo fra noi benefico, e filosofico, ma seccante, e quindi "indifferente, odioso ai cattivi, ed ammirabile a pochi savi, e conoscitori, che sapevano apprezzare un bene di cui si erano tediati gl'ignoranti, ed i malvagi". Caratterizza quello che il buon Ferdinando III, lasciato ai ministri spogliati di "considerazione e guardati con l'occhio del ridicolo, e col sentimento di sdegno sprezzante", supponendo i sudditi che precipiti verso la sua rovina l'economia toscana. Per tutta l'Italia vede l'anonimo il mal contento, vede il clero o corrotto agitare il popolo, o non corrotto prestare omaggio al governo nuovo,