della statua di Pigmalione a p. 191. Quanto è bello il suo principio:
"Io so che spesso il fanciullin di Venere / con la face, con l'arco, e con gli strali" / tra i fior si ascose ecc. / ma tutto adesso per miracol nuovo / entro un marmo occultato lo ritrovo". La Bandettini, nell'animo della quale è stato vilmente in Roma screditato Gianni, non potrebbe non imparare in queste rime, se volesse leggerle. Egli è più dotto, ed immaginoso di lei, ella più purgata, più felice negli epiteti, talché stimo ambedue, quantunque creda, che sempre l'improvviso è improvviso.
Tempo coperto, e rigidissimo
o A dì 2 detto venerdì.
I dolori sono di molte specie. Non parlo dei morali,