Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXIII (1795)

Volume Ventitreesimo » p. 5447

della statua di Pigmalione a p. 191. Quanto è bello il suo principio:

"Io so che spesso il fanciullin di Venere / con la face, con l'arco, e con gli strali" / tra i fior si ascose ecc. / ma tutto adesso per miracol nuovo / entro un marmo occultato lo ritrovo". La Bandettini, nell'animo della quale è stato vilmente in Roma screditato Gianni, non potrebbe non imparare in queste rime, se volesse leggerle. Egli è più dotto, ed immaginoso di lei, ella più purgata, più felice negli epiteti, talché stimo ambedue, quantunque creda, che sempre l'improvviso è improvviso.

Tempo coperto, e rigidissimo

o A dì 2 detto venerdì.

I dolori sono di molte specie. Non parlo dei morali,