Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXI (1793)

Volume Ventunesimo » p. 5018v

più bello nella sua specie. Voglio accordare, come alcuno crede, che non vi sia veramente alcuna specie di bellezza nelle opere dell'arte, e che solo esista in quelle della natura; e che il sentire sia l'unico piacer vero, un godimento per eccellenza, un diletto astratto, innocente, ragionevole, sublime, ma tutto quello, che ciò partorisce è un metafisico raziocinio, molte volte infruttuoso, molte volte incomodo, molte volte ideale, e l'occhio pittorico, la bellezza pittorica, sono frasi astratte, vuote di senso, che incatenano l'arte nel volerla guidare alla perfezione, e che un deliquio dell'anima produce la sensibilità, un disgusto pittoresco la mancanza di pittoresco