Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XX (1792)

Volume Ventesimo » p. 4346v

ø A dì 5 detto giovedì

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I grandi uomini di rado sono felici. Si esamini la vita di tutti quelli che

conoscono per la storia, e si senta a quanti disastri sono stati soggetti, quante pene hanno sofferte, quanti pericoli hanno dovuto sormontare. Lungo sarebbe il prendere in esame dettaglio le azioni dei Tesei, degli Ercoli, e di tutti coloro che l'antichità indennizzò col portargli al rango di semidei, il dipingere quanti dolori soffersero, costarono a loro, quelle imprese, che gl'immortalarono. E i geni subblimi moderni furono possessori mai di dolce tranquillità? No: Bacone, Voltaire dicano quello che patirono doppo Copernico, ed il Galileo, Dante, e Milton. Il solo Newton può contarsi fra gli uomini