"Non disperarti per fortuna avversa, / che sempre la sua ruota in giro versa". (Ariosto canto XLV stanza 4)
"...No' altre persone, che ci addimandiam uomini, non siamo / tutte egualmente ricche, dotte, e buone; / ma a pascolar come le capre andiamo / su pel monte del vivere, e chi 'n cima, / chi a mezza costa, e chi 'n valle ci stiamo. / Ma tanto è capra quella, che s'adima, / quanto è capra quell'altra a mezzo monte, e quella, che di lor più si sublima. / E in capo al dì allo scender del monte, tutte vanno egualmente a ventre pieno / a ber del pari a un'intesa fonte. / Né in tutto il giorno altro divario aviemo, / se non quest'uno infra di lor, che l'una / posto ebbe un po' più alto, e l'altra meno." (Dottor Bellini Bucchereide verso il principio).
"E poi vidi l'anguille / far cosa, ch'io non se dir mel debba? / Pur lo dirò: elle 'mbottavan nebbia." (Burchiello Sonetti parte I),