che si sono multiplicati sopra la terra, per indovinare le loro diramazioni. Vorrei ancora vedere le arti, e le mode: quello che le prima hanno di meccanico, le seconde di capriccioso. Vorrei vedere i miei simili in tutte le situazioni o ricchi, o poveri che fossero. E se mi fosse concesso ancora di leggere nel loro cuore, quanto mi divertirei! I sogni dei filosofi, e dei politici sarebbero per me un balocco, non malizioso, ma divertente, e la semplicità mi fisserebbe quanto la più tessuta malizia, l'ignoranza più volgare, quanto il fasto letterario più orgoglioso, e filosofico. In somma io sono curioso di tutto.