Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIX (1791)

Volume Diciannovesimo » p. 4328v

presto nacquero esse, quantunque silvestri, e rozze. Lo studio poi le lustrò, e divennero la maraviglia del mondo, il diletto, l'occupazione di molti. I sovrani le accolsero, ed allora fu che alzando il capo superbe di loro stesse guidarono alla fortuna i loro alunni, lasciando indietro molte altre professioni più utili. Quando si vedde mai un poeta come

Farinello, confidente di un re di Spagna, un fisico, un oratore? E l'Ariosto, ed il Tasso non lasciarono le ricchezze di Rubens, del Bernino. A' principi stessi non fu disdoro il cantare, ed il sonare, e fino il ballo tentò qualche volta la loro ambizione.