Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIX (1791)

Volume Diciannovesimo » p. 4297v

più ridicolo di ogni altra nazione, perché non si spoglia mai bene del proprio il più simile al naturale dell'uomo vero.

o. A dì 10 detto giovedì.

Mie riflessioni sull'idolatria. Quando noi ci maravigliamo della sciocca, e ridicola idolatria dei presenti indiani, dei giapponesi, di tanti popoli dell'Affrica, idolatria al certo mostruosa, fantastica, ed empia, ripensiamo punto a quella dei popoli più culti dell'antichità, che incensavano a Giove libertino, Venere impudica, Mercurio furbo mezzano, Giunone incestuosa ecc.? Io non so quale di queste idolatrie sia la più assurda, e la più stupida, so che l'uomo è credulo all'eccesso, e che più difficilmente si disfà delle favole che gli sono state insegnate, di quello, che ne conosca l'inverisimiglianza. Ancor di presente quante