figli, alla memoria di noi medesimi. Perché non sente tutto questo il selvaggio, vive assiso sulla sua stoia sonnacchioso, l'asiatico pipa, il facoltoso si annoia al teatro, la bella invecchia sopra un sofà? Se tutti questi ascoltassero il Presente goderebbero della loro esistenza. Per ottenerlo convien gustarlo, rientrare in noi, ed assaggiare deliziosamente quel calice in cui [...] ha posto il fugace piacere. Così fa ad un banchetto il goloso quando prende una coppa di tockai, e sopra cento anni sono queste coppe erano fini, e di bocca larga, e rivolta per accompagnare il liquore sopra tutte le papillette della lingua,