di sicurezza, secondo il medesimo autore
non vi essendo scienza più difficile, e più legittima di quella di condurre la vita conforme alla natural sua condizione, e di conversare con i suoi, e con noi stessi dolcemente, e giustamente, com'esso osserva. Mio proposito fu sempre ne' miei impieghi il fare il mio dovere in modo, che la mia coscienza non dovesse rimproverarmi di avervi mancato, e nella vita privata il condurmi in forma di non essere a me stesso cagione dei miei mali, del resto ho fuggito l'ottimo, perché nemico del buono, non ho avute la presunzione