Non riflette chi pensa non aver bisogno d'istruirsi ai 70 anni, o non cura quella dolce soddisfazione dell'anima, che l'uomo superbo di sua ragione risente all'aspetto di nuove idee. Le Vite di Plutarco mi occupano in quest'ozio tranquillo richiamandomi alla mente il vecchio mondo, gli uomini antichi, quei nomi, che dall'infanzia mi fu insegnato a rispettare, ed insegnandomi a paragonare i pensamenti dell'età trascorse, con quelli della nostra pettoruta per insano orgoglio, ed a confermarmi che sempre vi furono tenebre, errori, e deboli barlumi di sapienza.