che dice aver versato il veleno nello stomaco di Vergennes, e del proprio figlio. Il cardinal di Brienne è trattato di empio, di furbo, e d'ipocrita. Lo sia stato ma è impossibile il far credere verisimile il tessuto di questo scritto, in cui una Medea scopre le più esecrande atrocità. Giuseppe II, e non era ancor morto, quando tutto ciò si stampava, è dichiarato complice di tutt'i disegni, e di aver ricevute dalla sorella somme immense per supplire alle proprie finanze. Oh! Secolo infame o sieno verità, o sieno menzogne quelle che ci dai a leggere.