ø A dì 11 detto giovedì.
Caponsacchi famiglia spenta. Se si sapesse la fine delle più cospicue famiglie non ci raccapricceremmo di dolore. Per esempio leggo nel diario manoscritto del Cavalcanti che posseggo di cui Q 12 p. 2234v all'anno 1660 che la nostra illustre casata de' Caponsacchi si era poco prima spenta in Cosenza in un Scipione, il quale era ricco ed in florido stato con 5 maschi tutti grandi, ma in fama di temer poco Iddio. Il primo di questi però era stato ucciso da un fulmine, il secondo era morto in pochi giorni di febbre maligna, il quarto a conto d'interessi aveva ammazzato il terzo, il padre, e la madre avvelenandoli, ed egli nel medesimo modo era stato morto pur col veleno da una sua concubina, e l'ultimo si era fatto gesuita, e viveva allora. Che strana scena!
Tempo piovoso nella notte, poi coperto, e rigido assai.