F f 17
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[Dal 26 ottobre]
dai vari nostri monarchi di governarci almeno come rinchiusi tanti conventi di cappuccini.
Tempo assai burrascoso, vario, e grave.
ø A dì 27 detto martedì.
Dio del padre Cotta. Ho letto in questa villeggiatura Dio sonetti, ed inni del padre Giovanni Battista Cotta agostiniano della contea di Nizza, e mi sono comparsi migliori i secondi dei primi. Il soggetto è bellissimo, ma bisogna avere un'anima più grande di quello, che l'abbia un claustrale per trattarlo, e se l'inno aiuta naturalmente l'estro, il sonetto imprigiona il pensiere con le sue strettissime leggi, e lo circoscrive ad un certo numero di versi, ad un metro, ad una collegazione di rime ecc. Del resto vedasi quanto è più sublime Metastasio nell'Isacco, nella Passione di Cristo ecc., quanto più purgato il Ficaia