Temo e il giudizio di me, e l'annientamento di ciò, che mi ha fatto qualche volta innocentemente godere qualche momento, temo quella nuova serie di cose, che nel seno all'eternità si aprirà avanti ai miei occhi, temo quello, che i fanciulli temono venendo condotti fra le tenebre. Quell'istante, che troncherà il filo de' miei giorni sarà terribile quando non sia subitaneo affatto, e deciso e né la filosofia degli empi, né quella dei buoni mai mi poté persuadere di concepirlo diversamente, quando non ho voluto ingannare me medesimo nel delirio della spensieratezza.