ø A dì 7 detto venerdì.
Parodie. Nella mia Vita di Arlecchino ho parlato delle parodie accennando quanto sono comuni senza, che noi vi pensiamo, quanto piacevoli, e quanto utili, ma tutto di fuga, e burlescamente. L'abate Sallier dette di esse un discorso nel t. VII delle Memorie dell'Accademia Reale delle Iscrizioni e Belle Lettere p. 398 e seg. Io fuor di scherzo credo che possano giovare assai allo scherno delle cose degne di scherno, ed al piacevole sollazzo. L'uomo si fa così grande che merita esser ben dipinto in caricatura per mortificarlo, e si spaccia così sapiente, che ha bisogno che gli sia ricordato spesso, che non lo è.