Macedonia, ch'egli si è appropriata quantunque il canonico Dionisi abbia scritto di averla data ai soci colombari, aneddoto da collocarsi negli annali dei moderni nostri scipionisti accanto a molti altri, che disonora la loro morale.
Nel resto la lettera del Fontani in qualche senso cinge il Lastri, ma nel più è sediziosa, ed ingiuriosa in cospetto di ogni persona onesta, e come la cosa deva terminare lo vedremo. Il mestiere del novellista è rischioso, ed il Lastri lo fa cavalierment senza troppi capitali, ma con uno stile assai vivo, e spiritoso, che supera molto quello del suo avversario diffuso, e pesante.