penati romani. L'Assemblea... Ancor mi sono mantenuto costante a non leggerla, aspettando che sia consumata tutta la bile, per non espormi ai pericoli di una soprabondante escrescenza, e per non alimentare in me stesso questo veleno, che mi pungerebbe, e mi strazierebbe con i suoi morsi fino al segno di rompere le barriere della prudenza, che tanto conviene al tempo, all'età, ed alla mia situazione troppo discosta dai teologici contrasti, dai satirici lamenti, dal gusto d'interessarmi per quello, che ridicolizzano i filosofi del secolo, parte a ragione, parte a torto, secondo il punto di vista, che scelgono.
Tempo sereno, ma il tramontano ammazza.