ø A dì 28 detto martedì.
Tempo bello specialmente nel giorno.
Tutti voglion far da politici e parlare delle azioni dei sovrani come si parla del tempo buono, o cattivo, del caldo, o del freddo, supponendo ch'essi, quasi almeno semi-dei, operino sempre in conseguenza di ragione. Ma chi s'interna nella storia, chi spoglia di luce questi esseri, e gli considera, e gli studia a faccia, a faccia deve vedere che le azioni loro non differiscono da quelle dei privati, che hanno essi vizi, o virtù come i loro sudditi, e che il discorrere delle cose grandi è tanto fallace quanto delle piccole, onde val meglio soffrire, tacere, e ridere, che reclamare, biasimare, lagnarci perché alla fine ad onta nostra "quidquid delirant reges plectuntur Achivi".