Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVII (1789)

Volume Diciassettesimo » Diario » E 17 » [Dal 3 marzo] » p. 3290

o A dì 7 detto sabato.

Non vi è poesia oggigiorno? Io non lo so; so che poesia vi è stata subito, che gli uomini hanno avuto qualche affetto nel seno, so che vi sarà fino agli ultimi periodi del mondo. Sono rari i sonetti dell'abate Lorenzini. "Donde l'idea del gran sembiante aveste" ecc. Sono rare le canzoni come quella di lui, che incomincia "Alme figlie di Giove, i vostri strali" ecc. o l'altra del Guidi "Una donna superba al par di Giuno / Con le treccie dorate all'aura sparse" ecc. ma pure in qualche cantone dell'Italia si appiatteranno ancor dei poeti vergognosi, e fuor dell'Italia sono nati dei cigni a mio tempo, che convincono non potersi la poesia schiacciare affatto ad onta dei fisici, e dei mattematici di tutta l'Europa, e di tanti altri, che gridano contro di lei.

Tempo turbato.