contemporanee fra loro.
Bellissimo tempo.
o A dì 13 detto venerdì.
Tempo anche più bello, perché quasi senza vento.
Non può esprimersi il mio inquieto entusiasmo, che provo, quando sono in estro di comporre. Meno m'infiammo di quello che mi scuota, mi agiti per trovare la materia, per esprimerla, per gettarla in carta. Portato fuori di me mi trattengo sulle mie idee, le cerco, le creo, le dispongo, e pensando più a queste, che alle frasi lascio nello scrivere le parole, le sillabe, le scambio, le baratto. Mi dissipo in questo tempo, ma mi stanco anche assai. Un poeta forse non può esser più riscaldato di me prosatore.
ø A dì 14 detto sabato.
Tempo superbo.
Quando proviamo che la nostra parte animale la vince sulla spirituale possiamo noi esser giustamente contenti? No di certo. Ma non vi pensano, non lo sentono