Altre
prove si danno in detta memoria dell'antica cognizione dell'America. Fu rimarcato che gl'Irocchesi
chiamavano come noi Orsa la costellazione più rimarcabile del nostro polo. I messicani
avevano tra le loro imprese una testa di cavallo, e cavalli non vi erano in tutto quel continente (Ved.
Giorgio Hornio De originibus americanis). Gli spagnuoli trovarono croci nell'Yucatan,
allo stretto di Magellano trovarono genti che salutavano in nome di Gesù (Ramusio, d'Acosta).
Gomara racconta che si trovarono selvaggi che avevano reverenza alla croce, e segnavano i figli.
Teodoro Phorlacio narra che una volta il mare spinse sulle coste orientali dell'Islanda un remo sul
quale erano scritte in caratteri runici queste parole "Io fui spesso stancato da te" ecc. Ben Smith
Barton ultimamente scrive essersi trovate in vari luoghi dell'America settentrionale delle rovine di
palazzi, dei grandiosi sepolcri, degli avanzi di fortezze e dice di averne veduti sulle rive del Muskingum
fiume ch'entra nell'Ohio sessanta miglia al disopra del forte Pitt. Le mura hanno venti piedi di
grossezza alla base, e sono ora coperte di minuti vegetabili. Anche nel Mississipi si trovano
egualmente simili rovine.