Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVI (1788)

Volume Sedicesimo » Diario » V 16 » [Dal 4 agosto] » p. 3162v

in questi versi amichevoli ad alcuni suoi amici. Ma uno dei squarci, che mi contenta è il dittirambo del Redi letto, e riletto cento volte sempre con egual trasporto, di modo che sono sconsolato, ch'egli non finisse L'Arianna inferma in cui con L'acqua intendeva di fare il maggiore sforzo di sua poetica fantasia, soggetto più difficile della Tabaccheide del Baruffaldi. Nulla in questo genere mi soddisfece mai tanto quanto il Redi, ch'è il non plus ultra della nostra dittirambica poesia, e che a tutte le ore preso in mano mi riempie il petto di un dolce entusiasmo.

Tempo un poco turbato nella mattina.