ø A dì 18 detto mercoledì.
Lettere di un coltivatore americano. Con piacere mescolato a della tetra malinconia ho lette Le lettres d'un cultivateur americain (Monsieur de Crevecoeur gentiluomo normanno) a W. S. Écuyer scritte dal 1770 fino al 1781 e tradotte dall'inglese (Maestricht 1785 volumi due in 12°) mentre quanto servono a disegnare la felicità dei nuovi abitatori dell'America settentrionale, tanto feriscono la sensibilità a sentire narrarsi i mali della guerra, che quei popoli soffersero per una ingiusta pretensione della madre patria.
Esagerate sieno pure l'espressioni dell'autore, sarà sempre vero, che quelle contrade popolate furono da uomini oppressi in Europa dai mali, da uomini che passarono colà col corredo di cognizioni, le quali faciliteranno una volta senza contrasto un felice, e pronto avanzamento di prosperità. Lo stato