delle Maremme sanesi, e su i rimedi.
Dissertazione sul castro lucullano che scrisse di anni 17 (Mazzocchi Ecclesiae neapolitanae semper unicae ecc. p. 200) ecc.
Da vari squarci di lettere del marchese Tanucci riportate qui s'impara lo stile libero, e faceto che usava questo ministro. Del resto si tace che Galliani fosse stato aspramente criticato dal dottor Sarcone, e che avesse altri poco bene affetti nelle sua patria. Era un poco cinico nel parlare, e molto ricco di frizzi.
Non si cita neppure una difesa manoscritta del ruffianesimo che ho nella Filza giornaliera IV num. XX e che accenno t. XXVII p. 141 di queste Efemeridi. Finisco con dire che avvisato mentre era in letto al suo solito a Parigi dell'espulsione dei Gesuiti spagnuoli cavò fuori il capo gridando: "Gens inimica mihi Tyrrhenum navigat aequor". I Gesuiti non erano suoi amici avendo nociuto all'avanzamento dello zio al cardinalato.