e poi biasimati. Ma io sono stato dietro alle loro azioni, e gli ho creduti virtuosi, quando non conoscevo i loro difetti, gli ho dipinti cattivi, quando questi mi sono comparsi tali senza potermi ingannare. Mi duole di aver sbagliato, ma più mi duole, di aver scoperto il male, ove credevo il bene. Non è la mia età, non è lo spirito di satira che mi dipinga gialli, o neri gli oggetti, è lo sviluppo del cuore umano, che si fa gradatamente è la cognizione, che si acquista degl'individui successivamente che costringe un uomo che osserva a mutar parere, è l'amore che porta al bene, alla pace, alla virtù che lo conduce a piangere sopra il vizio, e sopra il male.
Io non vorrei punto esser passato per satirico, ma neppure posso essere freddo spettatore affatto dei mancamenti, che offendono gli altri nel corso delle cose giornaliere, non che delle