Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVI (1788)

Volume Sedicesimo » Diario » G 16 » Marzo » p. 3048

stessa. Tale lo sarà ancora fra i barbari, e tale lo fu nell'età da noi più remote. Quando vedo che gli ebrei, che non hanno castità legale non essersi moltiplicati tanto da superare i popoli, ove la castità è una virtù mi persuado sempre più di uno spirito di equilibrio nelle cose umane, e di un sistema di sovrana impareggiabile Provvidenza eterna, savissima. Quando vedo certi errori non stiacciare la nostra esistenza, ma l'uomo assuefarsi a tutto, soffrir tutto, correre il treno della natura, mi convinco che la specie umana non è punto meno protetta di quella degli uccelli, e dei pesci, ad onta delle infami opinioni, e dei cupi deliri degli spiriti forti, o inquieti di loro stessi, o distratti fuori di loro.

Chi leggesse queste carte vedrebbe che ho qualche volta mutato parere sopra il carattere, e sopra il merito di certi, da me prima lodati