che Cosimo Padre della Patria fosse sovrano, e che il Granduca Cosimo I fosse il secondo. Attribuisce al canonico Bandini, che chiama laborioso, aggiungendo che fino ad ora ha scritte 40 opere e ch'è incolpato aver rubato di peso molti componimenti altrui, un'Antologia in quattro volumi in 8°; un Sant'Epifanio in lingua greca e latina in quattro volumi in folio dedicato al Papa ch'è sotto il torchio con gli Annali Tipografici Fiorentini in 4° a Venezia, e il poema del Sanazzaro in sei libri De principiis rerum ex Bibliotheca Mediceo-Laurentiana, le Novelle Letterarie 1769-1772 ecc. Dalla Laurenziana si dice p. 100 che i Granduchi trassero vari codici per regalarli e che la regina Maria come in dote ne condusse in Francia molti. Il nostro svedese, ch'era in Firenze quando vi era l'Elettrice di Sassonia fu servito dal senator Nelli, e molto dice di lui parlando de suoi manoscritti, della sua Vita del Galileo, ecc. Loda per le cognizioni, l'affabilità, la semplicità nel vivere il Granduca il quale gli regalò i libri arabi della Stamperia Medicea, ma suppone che nel 1750 riducesse l'oriuolo alla francese, e l'anno allo stile comune
. Fa monsignor Fabbroni nominato precettore