V 14
V 14
[Dal 5 settembre]
riguardi mi hanno trafitto dolorosamente il cuore. Ormai cosa possa produrre l'infame cabala di cento scellerati protettori di Eusebio non so più dirlo, e dobbiamo aspettarlo dal tempo. Per me mi duole di veder trionfare tuttavia la prepotenza, e di sentir nascere nel mio seno dei sospetti, che mi lacerano. In esso sono sepolti i motivi, che mi fanno così pensare. Il progettato aggiustamento poi pende tuttavia.
o A dì 6 detto mercoledì.
Bisogna credere che il comando ancora, e la sovranità ha le sue spine, se non altro perché, chi la porta è uomo, il quale non è punto spogliato di passioni, di pregiudizi, di miserie. L'esame della vita di tutt'i principi, e molto più quella della loro storia privata lo dimostra