introdotta la francese inglesata.
Era uomo non di talento svegliatissimo, ma di un tatto fine all'estremo, osservatore esatto, e penetrante, di ottima compagnia, pieno di aneddoti, e di vezzi benché di carattere posato. Era stato voluttuoso, ma non libertino, allegro di volontà più che di temperamento studioso, abile nel greco, nel francese, e nell'inglese, prudente, piacevole ai malati, onesto, e lontano dalle brighe, e dalle offese. È; alle stampe di suo un trattato De venenis, una lezione anonima Sulla forza dell'opinione, l'elogio del Redi, e qualch'estratto nel Giornal Pisano, che si riconosce dallo stile, il quale era spiritoso, terso, e galante.