Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » C c 13 » [Dal 18 dicembre] » p. 2535

nei medesimi vi si celebrassero senza disturbo quelle cerimonie che fossero proprie; ma che fuori non fossero permesse né feste, né processioni, né apparati, e che fosse rigorosamente vietato che una setta inquietasse altra, predicasse, catechizzasse fuori del suo ridotto, disputasse, scrivesse, parlasse con animosità di religione.

È egli possibile tutto questo? No. Dunque non vi è, né vi può essere perfetta, intiera, assoluta tolleranza, e quella concessa dall'Imperatore e d'altri sovrani è, e sarà parziale, precaria, e forse poco durevole. Se il mio progetto non è buono, o si renunzi alla pretensione di far vivere quieti, e liberi gli uomini, o se ne immagini un altro, piuttosto che ripetere la tesi della tolleranza, che declamare per persuaderla, che biasimare il contrario invece di trovare il mezzo termine per metterla in pratica assolutamente non pagliativamente.