ed Enrico II appresso Solimano, di aver veduto un turco il quale avendo le mani legate dietro sellava, ed imbrigliava con i denti un cavallo. Si faceva porre un fanciullo sulle spalle e montava su questo cavallo senza servirsi delle mani; scendeva egualmente, lo dissellava, e gli poneva un basto, ed avendo sempre le mani legate lo caricava con due panieri pieni di robe del peso di più di tre quintali. Il medesimo si faceva portare un arco, e teneva la corda e la freccia con i denti, e mettendo i piedi al legno tirava contro un pezzo di bronzo grosso due dita, e lo forava da una parte all'altra. L'autore vedde pure un altro turco, che inghiottiva un uovo di gallina senza romperlo, ed un quarto e mezzo d'ora doppo lo rendeva intiero per didietro (Piéces fugitives pour servir a l'histoire de France Paris 1759 in 4° t. I appresso l'Observateur Litteraire de l'abate de la Porte t. IV del 1759 p. 28 e seg.).