riposto nel novero dei lavori sterili, e non è senza molti errori.
o A dì 22 detto lunedì.
Tempo assai bello.
Con una compagnia sono stato a pranzo dal consiglier Seratti nella sua villa sopra le Forbici, ed ho passata in ozio placidamente la giornata.
ø A dì 23 detto martedì.
Se ne parte il caldo, ed a passi lenti si riaccosta l'inverno, stagione di cui è facile fare la satira egualmente che il panegirico. Vero è che di tutte le stagioni può dirsi il medesimo ma dell'inverno, senza esser poeti, si possono cantar le lodi, e i biasimi con la medesima verità, perché il clima freddo ha parimente dei meriti, e dei demeriti. Vale la pena che io gli enumeri? Mi dispiace di saperli, dappoiché i mali dell'inverno sono tutti a carico della mia età, non così i beni.