un'epoca nei fasti pisani, che non so che possano raccontare un altro sì rispettabile numero di principi spettatori alla loro battaglia a torto, o fuor di tempo derisa da monsignor Fabbroni nella Vita di Lorenzo il Magnifico, per la quale imprudenza uscì contro di lui nello scorso Carnevale un sanguinoso sonetto.
Del rimanente questo giuoco sarà forse l'ultimo resto delle giostre, dei combattimenti, e degli spettacoli dei tempi bassi.ø A dì 14 detto sabato.
Tempo bello ma ventoso assai.
La noia che soffrono i grandi, ed i ricchi nasce dallo sfiorire troppo leggermente tutti gli oggetti, da non fermarsi mai sopra alcuno, dallo scorrerli in fretta credendo d'intenderne l'essenza, quando appena hanno potuto scorgerne la forma. Questo metodo fa che troppo presto passeggiano sopra tutto il visibile, che non conoscendo le differenze, ed i rapporti non curano