Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » K 13 » [Dal 2 maggio] » p. 2403v

ø A dì 4 detto mercoledì.

Chiunque di noi fosse sovrano muterebbe il proprio carattere, e diventerebbe tutt'altro uomo. Lo sento bene, e lo credo. In questo nuovo stato si gode una libertà, si acquista una tal dose di forza, che c'invita a sviluppare tutt'i propri gusti, tutte le proprie idee. Quanti sarebbero buoni principi? Pochi. Se siamo nello stato privato cattivi sudditi, sul trono non potremmo diventare migliori. Quelli poi che potessero esserlo potrebbe darsi che facessero il bene dell'umanità in un grado più subblime, come che avvezze a conoscere, ed a sentire il male. Ma questi sarebbero certamente i meno, perché anche gli uomini più virtuosi non hanno le doti per essere i principi più buoni. Per esserlo ci vogliono certe qualità, che nella privata fortuna poco sfavillano, e che nel soglio acquistano una lucentezza dall'importanza, dall'utilità loro.

Tempo veramente bello.