perché lo possiedo, e lo tengo caro per quel genio, che ho avuto allo studio dell'economia politica, studio però attualmente per me superfluo, e affatto speculativo. Necker non è in tutto un perfetto economista ma senza asprezza rende conto delle sue ragioni, quando si scosta dalle massime, che sono state sparse negli ultimi anni. Ma io dubito che Necker esiga troppo da un ministro di finanze, e per la cognizione che ho degli affari, mi pare che sia come i moralisti rigidi, che fanno troppo onore alla natura umana, e troppo gli domandano, e gl'impongono. Nella generale confusione in cui sono attualmente le cose un ministro dovrebbe medicare il passato, il presente, ed il futuro. Gli uomini al contrario schiavi nelle azioni, liberi nel pensare gli si oppongono a torto, e a traverso, sicché per necessità si ristringe al momento, ed al favore, e rispetto al più le speculazioni della solitaria filosofia riserbandosi a tempi migliori che non vengono mai, il seguirle. Il Compte rendu di Necker fu aspramente contradetto,