Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » F 13 » [Dal 10 marzo] » p. 2371

altrui, e la moltitudine che si appaga troppo delle parole rispettò questa voce molto al di là del bisogno; voce che la tiranneggiava; voce che scioglieva i vincoli più sacrosanti; voce che introduceva il dispotismo in Europa; voce che non aveva altro senso, se non quello che gli dava chi la pronunziava; voce inventata per ingannarla; voce spacciata nei gabinetti, nei congressi, nei consigli come un oracolo benché portasse a quelli stessi che ne abusarono la desolazione, l'obbrobrio, lo scherno.

Se gli uomini devono ubbidire alle leggi, alla forza, alla ragione di Stato, quale altra cosa resta loro per appoggiare la loro sicurezza? Forse è arrivato quel tempo in cui non si crede a questo prestigio, ma nello stesso mentre i principi sono diventati troppo potenti, i popoli troppo deboli, onde...

Anche oggi pioggia, ed io sento in me tuttavia la durezza della stagione.