Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » F 13 » p. 2370

F 13

F 13

[Dal 10 marzo]

ø A dì 10 detto giovedì.

Giornata molto piovosa, che conserva nella mia macchina un senso dispiacevole vicino a quello della malattia.

Ancora non ho forza di applicare, e per tutto l'inverno dovrò privarmi del piacere di trattenermi la notte al mio tavolino.

Quante diverse maniere di governare gli uomini! Questa riflessioni colpisce ogni galantuomo, che non sia imbecille. Egli vede che fra tante massime diverse, una sola deve essere la migliore, e che tutte le altre devono condurre, o perpetuare fra i suoi simili, il disordine, l'ingiustizia, la miseria, l'infelicità. Egli vede che una sola deve essere a vantaggio della moltitudine, e tutte le altre a vantaggio del sommo imperante, talché una sola deve esser la naturale, e tutte le altre devono essere imperfette. Egli vede che forse tutte sono posate al buio sopra basi mal ferme, e deboli, e che devono essere il resultato dell'ignoranza, se non della malvagità. Egli vede... Troppo egli vede per non ricolmarsi di confusione, e per non piangere in silenzio sopra la sua sorte.