Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » E 13 » [Dal 18 febbraio] » p. 2363v

disprezziamo quelli. Le nostre cose ci piacciono, i nostri sentimenti, i nostri giudizi, le nostre massime ecc. Così è seguito, così seguirà, onde sempre i presenti dileggiano più, o meno i passati, per ricevere il medesimo trattamento dai futuri. In nostra gioventù quante cose ci parevano belle, vere, sacre, che ora ci compariscono altrimenti? Ogniuno rifletta a sé. Se 35 o 40 anni producono questo effetto 200 o 300 dovranno produrne un simile, anche maggiore. Dunque non crediamoci né nell'apogeo, né prossimi ad esso, e temiamo di esserne ancora molto discosti, e probabilmente inabili per arrivarvi. Guardo spesso intorno a me, e mi vedo in un secolo molto diverso dai passati, ma pieno ancor di pregiudizi, di difetti, d'ignoranza, benché questa ignoranza, questi difetti, questi pregiudizi non sieno quelli dei nostri avi.

Pochi però lo sanno, lo credono, e sono tanto umili da confessarlo. Se lo fossero scriverebbero