Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » E e 12 » [Dal 29 dicembre] » p. 2328v

• A dì 30 detto giovedì.

Io mi rivolgo a me stesso, e vedo sovente che non sono destinato ad aver sorte. Tutto quello che mi è accaduto di bene è stato sempre assai amareggiato.

Le mie qualità, i miei servizi non mi hanno meritato premio, e quasi tutt'i miei eguali il cavalier B., l'abate G., l'auditore M. ecc. ecc. ecc. e sono meglio pagati, e sono in più considerazione. I miei amici potenti non hanno punto cooperato a farmi del bene fin qui... Non per questo mi lagno del mio destino, ma mi lagno di certe ingiustizie che intiepidiscono il mio zelo, che indeboliscono la mia buona volontà, che m'insegnano a giustificare l'indolenza, la freddezza, l'apatia perfetta, intiera, universale. Io non rubo il mio pane, ma è ben amaro quando deve parer dolcissimo a vederne la corteccia. Mi si danno dei nuovi carichi senza personal distinzione, e non ho la soddisfazione di vedermi pagato con la preponderanza sopra certi altri. Tutto questo