che mi prefissi di migliorarmi, e non pervenni a disfarmi mai dei miei difetti; che lessi, e scrissi moltissimo, e sempre fui poco più che un ignorante; che a' miei simili non resi né servizio, né danno; che osservando quello che mi apparve avanti, lo lasciai scorrere con indolenza; che per sistema scelsi la strada più battuta, e più piana dietro alla supposta guida della probità conveniente al mio rango; che veddi con gli occhi della mente assai più, che con quelli del corpo; che mi parve di essermi spogliato di molti pregiudizi vestendone forse altri; che curai troppo poco quello, che stima il mondo, ed assorto nella considerazione del tutto, e del grande abbandonai i piccoli dettagli delle anime volgari per inabilità, e per volontà; che con pochi amici consumai i miei giorni discreto, ma forse ingrato; che non conobbi abbastanza le donne, ma le temetti, e le rispettai abbastanza;