vol. I delle sue Memorabilia italorum. Fra gli altri l'abate Giovanni Girolamo Carli ora segretario della Real Accademia di Mantova, da Giano chiamato "semisenensis monticola" perché della Montagnuola di Siena, gli rivedde le bucce con certe Scritture di cui il primo tomo solamente comparve nel 1749 in 8°. Ma Planco di cui sempre temè Lami, fu dichiarato in fine da Ganganelli Archiatro Pontificio, e morì vecchio in patria nel 17. La storia letteraria molto potrà parlare di lui, ma sarà difficile che lo faccia pienamente perché le sue opere per lo più le porta via il vento, e molte stanno sepolte nelle Novelle Letterarie Fiorentine. Io rifletto in fine ch'è vero quello che scrive Tullio nell'orazione contro Vatinio "Nemo de se satis honeste, et sine multorum invidia loqui potest" onde facendolo bisogna star nascosti, come sto io, e non metterci mai in piazza, la qual cosa è difficile, perché non si fa senza eccesso di amor proprio.
Tempo freddo, ma bello.