nel 1699 un'opera profonda, ma quest'opera fu attaccata da un altro protestante, e da un cattolico, i quali lo accusarono di non aver punto intesa la materia. Il protestante è Gotofredo Anoldo il quale stampò a Francfort nel 1702 Historia, et descriptio theologiae misticae, il cattolico l'abate de Chevremont, il quale criticò l'anonimo nel suo Christianisme eclarcì impresso a Amsterdam nel 1700. La materia è certo così astratta, e vestita di un gergo così metafisico, che io convengo che sia tempo perduto il volerla sbrogliare. Ma non ostante non si potrebbe ottenere di parlarne, e di scriverne narrativamente spogliando i pensieri più singolari sparsi nelle vite di molte sante ed in molti libri devoti?